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Mappa catastale e drone per rendicontare i danni a Cerreto

L'Italia è un Paese a rischio idrogeologico e alcune zone sono più sensibili di altre: così, il piccolo Comune di Cerreto ha acconsentito all'uso di un drone, che sorvolasse la zona e facesse capire le zone con maggiori danni.

 

Le foto inviate dal drone sono state poi confrontate con la mappa catastale: in questo modo, i soccorritori hanno potuto stabilire una pianificazione di interventi e agire di conseguenza. Infatti, una parte dei tetti crollati presentava eternit, materiale inquinante utilizzato nell'edilizia prima del divieto su scala nazionale.

 

Anche se la legge è stata approvata da tempo, alcune strutture sono rimaste inadeguate e, in circostanze particolarmente gravi (come il maltempo), situazioni del genere tornano a galla e la rimozione diventa un obbligo della Pubblica Amministrazione.

 

Oltre alla presenza di eternit o meno, il drone ha permesso di vedere quali sono stati gli edifici che sono stati letteralmente smantellati dalla tromba d'aria che ha colpito la zona lo scorso Settembre: le rilevazioni sono state effettuate dieci giorni dopo il disastro, per consentire alle forze dell'ordine di lavorare su più fronti.

 

Il drone è stato messo a disposizione anche grazie alla Regione Toscana: oltre alla zona relativa al paesino, le rilevazioni fanno riferimento all'area industriale e alle zone limitrofe di Stabbia e Lazzaretto, per avere un quadro completo della situazione. La mappa catastale è poi servita per creare percorsi di intervento: oltre a sapere l'esatta tipologia di immobile che insisteva sulla zona colpita rilevata dal drone, si è riusciti a organizzare i lavori di ripristino, delineando un piano di intervento comune.

 

Infine, tramite la mappa, si potrà accedere alle varie attività che insistevano sul territorio prima della tromba d'aria e risalire così ai proprietari degli edifici o dei terreni: nel caso di capannoni, il sistema renderà più agevole chiedere eventuali interventi da parte di chi di dovere o rimborsi dove previsti dalla legge.

Il sistema attuato dal piccolo Comune di Cerreto non può essere usato come prassi comune, ma può essere sicuramente un ottimo metodo se applicato a piccole realtà che cadono vittime di fenomeni naturali e improvvisi. Il drone potrebbe diventare un costo in meno per la Pubblica Amministrazione, che non dovrà più aspettare le denunce di chi ha perso tutto per iniziare ad agire.