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Pulsossimetro da dito: guida all'acquisto

Pulsossimetro è il nome meno comune del più conosciuto saturimetro, dispositivo medico oggi così in voga e presente nelle case di tutti gli italiani, capace di misurare il grado di ossigenazione del sangue e stabilire in un brevissimo lasso di tempo se i globuli bianchi trasportano un adeguato livello di emoglobina.

Come È Composto Un Pulsossimetro Da Dito

Nella sua variante più ridotta, il pulsossimetro risulta più semplice nella sua struttura. Lo stesso si compone di un corpo cavo dove è necessario inserire il dito. A questo punto una combinazione di raggi rossi ed infrarossi comunicano dati numerici su un piccolo display posto sulla parte superiore, in modo da tradurre in numero l'apporto più o meno congruo di ossigeno alle nostre cellule.

Come Funziona Un Pulsossimetro Da Dito

Come dice il nome stesso, basterà inserire il dito all'interno del dispositivo, curandosi di non avere smalto o altre coperture sulle unghie che potrebbero alterare irrimediabilmente il risultato della misurazione. Il tempo di attesa per ottenere il dato desiderato è di soli 30 secondi e generalmente lo stesso è piuttosto attendibile, poiché ormai esistono sul mercato modelli di ottima qualità a prezzi modici. Se la saturazione scende al di sotto dell'85% la situazione è piuttosto grave ed è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico. Un valore nella norma, invece, oscilla tra il 97 e il 98%, mentre uno superiore è indice di iperventilazione e richiede un controllo.

Quando Usare Il Pulsossimetro Da Dito

Scoperto dalla maggior parte delle persone solo a causa della diffusione della pandemia di COVID, fino a poco tempo fa il saturimetro era quasi esclusivamente un dispositivo medico, utilizzato privatamente soltanto da coloro che soffrivano di particolari patologie. Oggi un italiano su due ne possiede uno in casa per prevenire il contagio ed assicurarsi ogni giorno di avere una buona ossigenazione del sangue. Lo stesso, pertanto, può essere utilizzato quotidianamente per monitorare i propri parametri basilari se non si è affetti da malattie respiratorie croniche, in modo da tenere sempre controllato il proprio stato di salute.