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Gli splendori di Firenze

Se si ha in mente di programmare un viaggio in Toscana, è bene segnarsi in agenda i monumenti che non ci si può perdere a Firenze. Si può decidere di ricorrere alla competenza e alla professionalità di una guida turistica specializzata, oppure di intraprendere un tour in autonomia, documentandosi su Internet o sui libri: l'importante, però, è che non ci si lasci sfuggire le bellezze del capoluogo toscano, capaci di ammaliare milioni e milioni di persone, anno dopo anno, grazie alla storia che racchiudono al proprio interno.

Chi vuole prenotare delle visite guidate a Firenze, per esempio, ha la possibilità di conoscere nel dettaglio e di esplorare gli Uffizi, dove - tra un Raffaello e un Tiziano, passando per un Caravaggio - è racchiuso tutto il meglio (o quasi) dell'arte del nostro Paese. Dalla sala del Trecento ai dipinti di Botticelli, dalle tre pale della Madonna in trono col bambino di Giotto, Duccio di Buoninsegna e Cimabue alle opere del Perugino, si può dire che, per chi lo desidera, la visita può durare anche tutto il giorno. Una volta usciti dagli Uffizi, poi, ci si può dirigere verso la Cappella Brancacci, che fa parte della Chiesa di Santa Maria del Carmine e che è stata affrescata da Masolino e dal grande Masaccio per la diretta volontà di Felice Brancacci, ricco mecenate fiorentino. Ecco, quindi, la rappresentazione per immagini della storia del peccato, con Adamo ed Eva inseguiti da un angelo con la spada, e numerosi altri episodi che si rifanno alla tradizione cattolica, ripresi dalla Bibbia o dai Vangeli.

Firenze, d'altro canto, è una città in cui il richiamo alla spiritualità è molto forte, anche per i non credenti: lo dimostra lo stupore da cui si è colpiti nel momento in cui si guarda la Basilica di Santa Croce, dove si trova la tomba di Michelangelo, custodita da tre sculture che intendono raffigurare l'Architettura, la Scultura e la Pittura. Ma qui è possibile scorgere anche la tomba di Galileo Galilei, il cenotafio di Dante e le spoglie di numerosi altri italiani illustri, tra i quali Ugo Foscolo, Niccolò Machiavelli, Vittorio Alfieri e Gioacchino Rossini. Al di là dei celebri artisti, in ogni caso, la Basilica di Santa Croce è un luogo di richiamo anche per la presenza della Cappella dei Pazzi, appartenente alla stessa famiglia che, il 26 aprile 1478, ordì una congiura ai danni di Lorenzo il Magnifico e del fratello Giuliano.

Insomma, Firenze va esplorata da cima a fondo, con passione e con curiosità.